Lo spettacolo si svolgerà al Teatro Concordia di Venaria Reale (C.so Puccini), anziché nel Cortile delle Carrozze, a causa delle avverse condizioni meteo.
Metamorfosi di uno stereotipo
Certe immagini sono ataviche, solide, radicate. Per chi ci è nato dentro è difficile non aderirvi. Ma a volte basta una sola persona a fare da scintilla: rifiuta un modello, infrange lo schema, rifonda la definizione. E da uno, il cambiamento attraversa tutti quanti. Una mutazione sociale.
Costruito sulla base di un testo originale di Chantal Thomas attorno a un'improbabile partita di calcio - terreno di gioco e di “danza” - Boys don’t cry, creazione 2018 per sette dei quattordici danzatori della compagnia, è una riflessione sulla costruzione dell’identità in una società “chiusa”, attraverso momenti di testo parlato combinati allo stile caratteristico della compagnia, tra hip-hop e fluidità contemporanea.
Cosa significa scegliere di diventare ballerino quando sei un ragazzo, specialmente quando provieni da Paesi dove la differenza di genere pesa ancora tanto sui destini individuali. Il lavoro gioca sul cliché del giovane uomo che preferisce la danza agli sport tipicamente “maschili” e sulla tensione che questa scelta può causare con la famiglia e con la società. Solo abbracciando la gioia trascendente della danza, questo gruppo di giovani uomini riuscirà ad affrancarsi dalla mascolinità tossica a cui la cultura dominante della società di appartenenza li vorrebbe destinati.
Coreografia: Hervé Koubi - Fayçal Hamlat
Testo: Chantal Thomas - Hervé Koubi
Danzatori: Adil Bousbara, Mohammed Elhilali, Zakaria Ghezal, Bendehiba Maamar, Mourad Messaoud, Houssni Mijem, El houssaini Zahid
Musica: Diana Ross - Oum – canti tradizionali russi
Creazione musicale: Stéphane Fromentin
Arrangiamenti: Guillaume Gabriel
Luci: Lionel Buzonie
Costumi: Guillaume Gabriel
Tournée italiana Live Arts Management Srl