Del giardino di Palazzo Carignano, oggi scomparso, i documenti d’archivio danno conto sin dall’agosto del 1680, con lavori di spostamento terra e l’assegnazione di un giardiniere fisso, Carlo Blondet. Ma non è a lui che si deve la forma definitiva dell’area: sarà Jean Vignon, giardiniere francese attivo a Moncalieri, Rivoli e a Racconigi a fornire nel 1686 «il disegno e il piantamento del nuovo Giardino», dormendo a Torino «per 33 giorni in far il Perterra».
Molti disegni documentano la presenza di due compartimenti, ma l’unico che fornisce anche un’idea delle broderies è di metà Settecento, pertinente quindi a una fase in cui – sin dal 1754 – è Michel Benard il Direttore di tutti i giardini dei principi di Carignano. Benard aveva ridisegnato nel 1749-51 il parterre a Racconigi, realizzato nel 1674 dallo stesso Jean Vignon su modello lenotriano.
Anche il giardino di Palazzo Carignano si conferma quindi come un tassello del dominio del gusto francese a Torino tra Seicento e Settecento.
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