Una questione di rango. Scale e cerimoniale alla Corte Sabauda

In parallelo con l’adozione di un complesso cerimoniale di udienza, che ha nella scala principale dei palazzi il suo fulcro, la costruzione di scaloni monumentali, spesso smisurati in rapporto al reale peso politico dei committenti, ha rappresentato per le corti italiane del Seicento un potente strumento per propagandare ambizioni dinastiche e affermare il rango.

I Savoia, in questo, sono stati tra i più intraprendenti. L’esame dei maggiori esempi realizzati a Torino tra Sei e Settecento, anche molto vari tra loro, restituisce il senso di una ricerca architettonica di cui lo scalone doppio del Principe di Carignano è uno degli esiti più significativi e discussi del suo tempo.

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