In concomitanza con le feste natalizie, nella simbolica cornice della Sacrestia della Cappella di Sant’Uberto, capolavoro settecentesco juvarriano, la Reggia di Venaria presenta trenta opere tra pitture e sculture sul tema della Maternità, declinata sul mistero cristiano della Annunciazione e della Natività, scelte tra la produzione e la collezione del Maestro Ottavio Mazzonis.
L’occasione permette di mettere in relazione alcune opere del Maestro, figura di spicco a Torino del figurativismo della seconda metà del Novecento, con altre di arte antica provenienti dalle ricche collezioni della sua famiglia – tra i cui nomi figurano il Legnanino e il Solimena - già conservate in buona parte nello storico palazzo torinese, ora sede del Museo d’Arte Orientale.
La mostra evidenzia un primo passo che vedrà legate la Fondazione Ottavio Mazzonis, che conserva l’eredità artistica del Maestro, e il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude rivolto ad ampliare le possibilità di indagine sul tema del collezionismo e della definizione di “gusto”.
Torinese di nascita, Ottavio Mazzonis (1921-2010) ha saputo attraversare più di mezzo secolo tra nuove sperimentazioni e consolidamento di una definita ricerca artistica mettendo in atto una propria e individuale esperienza creativa, che trova ispirazione nei grandi maestri sei-settecenteschi poi rinnovata nella lezione della pittura torinese del primo Novecento.
La mostra è organizzata dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude in collaborazione con la Fondazione Ottavio Mazzonis e curata da Giovanni Cordero, che ha selezionato le opere e Silvia Piracchio, presidente della Fondazione dedicata al Maestro.
La mostra è compresa nel percorso di visita della Reggia.