Qui nel ‘600 e ‘700 si estendevano parte dei Giardini, mentre nel corso dell’800 il medesimo spazio era utilizzato per coltivazioni estensive da parte dell’Azienda Agricola della Real Casa.
Il progetto attuale di rifacimento degli orti ispirato all’antico disegno presenta una forma quadrata dove troviamo: aree coltivate, vasche, fontane, spalliere di alberi da frutto e pergole su cui crescono fioriture e ortaggi.
Gli orti riprendono e rendono attuale ciò che tra Seicento e Settecento era un potager che forniva i prodotti per la gastronomia di corte.
Le delimitazioni geometriche degli spazi, il verde e le fontane, oltre alle aree coltivate ne fanno un museo senza teche, che cambia al mutare delle stagioni, all’alternarsi delle coltivazioni e al succedersi delle fioriture.
Nel frutteto cambia il paesaggio, che diventa verticale e accompagna il visitatore verso la metà ideale del Potager Royal, la strada che esce dalla cascina e raggiunge l’Allea, il canale che collega la Fontana dell’Ercole alle fondamenta del Tempio di Diana.
Grazie ad un’attenta lettura dei documenti storici i nostri esperti sono stati in grado di risalire alle specie coltivate all’interno degli orti e dei frutteti e al loro utilizzo.
Gli ortaggi e i frutti sono oggi destinati all’utilizzo immediato, trasformati in conserve e, se abbondanti, anche messi direttamente a disposizione dei visitatori in cambio di un'offerta libera.
La parte ornamentale, realizzata secondo i principi dell’Agroecologia, ha l’obiettivo di essere un modello unico con scopi ricreativi, estetici, educativi, storici, gastronomici.
Visitabile con qualsiasi biglietto di ingresso.