Il convegno, a cura dell'Ufficio Studi del Consorzio La Venaria Reale, si terrà, a partire dalle ore 10, presso l'Aula magna del Centro di Conservazione e Restauro.
Un'iniziativa indirizzata ad un pubblico di esperti e curiosi, aperta a tutti, completamente gratuita e senza obbligo di prenotazione con la quale la Reggia intende approfondire tematiche di sicuro interesse.
La storia era un tempo una delle principali, se non la principale, fra le discipline umanistiche. Lo storico era il custode della memoria d'una comunità e, insieme, colui che costruiva tale memoria. Per questa ragione la sua attività era strettamente legata al potere. La costruzione - e la legittimità - d'uno Stato si fondavano, infatti, anche sulla definizione d'un passato riconosciuto.
Nel secondo novecento l'affermarsi del post-moderno e la cosiddetta morte delle ideologie hanno determinato una crisi che s'è palesata in tutta la sua forza nell'ultimo ventennio. Eppure problemi come la liceità dell'uso pubblico della storia e la necessità di una storia condivisa emergono di frequente anche nel dibattito politico.
Resta forte, poi, la domanda di storia da parte della società. Che ruolo ha lo storico nell'Italia di oggi? E come si racconta la storia? Sono queste alcune delle questioni su cui discuterrano i partecipanti al convegno. Fra loro storici, ma anche divulgatori, giornalisti della carta stampata e della televisione: tutte figure chiamate al difficile impegno della salvaguardia e della trasmissione delle conoscenze storiche.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Informazioni:
+39 011 4992333
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