Metamorfosi di una storia
Una storia è buona quando ha potere metamorfico e riesce a far risuonare in noi sentimenti profondi. Farne un alfabeto significa creare una mappa – e un’enciclopedia – delle possibili declinazioni, perché chi osserva si porti a casa una complessità nuova, ma ordinata. Una mutazione universale.
Noi siamo quello che proviamo. E raccontarci agli altri significa raccontare le nostre emozioni. Ma come farlo, in un momento che sembra confondere tutto con tutto, perdendo i confini fra gli stati d’animo?
Ci viene detto che siamo analfabeti emotivi, e proprio da qui parte Stefano Massini – lo scrittore così amato per i suoi racconti in tv del giovedì sera a Piazzapulita– per un viaggio profondissimo e ironico al tempo stesso nel labirinto del nostro sentire e sentirci.
In un immaginario alfabeto in cui ogni lettera è un’emozione (P come Paura, F come Felicità, M come Malinconia...), Massini trascina il pubblico in un susseguirsi di storie e di esempi irresistibili, con l’obiettivo unico di chiamare per nome ciò che ci muove da dentro. Scorrono visi, ritratti, nomi, situazioni.
Di e con Stefano Massini
ELASTICA/SAVÀ SRL