Il convegno affronta, con taglio interdisciplinare, la pluri-millenaria vicenda del mito di Diana. Un tema particolarmente legato alla Reggia di Venaria, che sorse a metà Seicento come “residenza di piacere e di caccia” del duca Carlo Emanuele II con un programma iconografico dedicato alle vicende della dea. Ne erano artefici due protagonisti della cultura del barocco italiano: il retore Emanuele Tesauro e l'architetto Amedeo di Castellamonte.
Immagini, racconti e suoni per tracciare, alla luce di differenti sguardi critici, le multiformi rappresentazioni e le ambigue identità della dea della caccia e della luna. Il convegno metterà a fuoco episodi particolari delle svariate metamorfosi del mito attraverso il recupero e l'uso simbolico della divinità dell'Olimpo classico e le diverse soluzioni stilistiche elaborate di volta in volta da artisti e committenti.
Sarà, quindi, un'occasione importante per riflettere sulla specificità del programma iconografico e decorativo della Reggia di Diana, inserendola nel contesto culturale che le fu proprio.
Il Comitato scientifico del convegno è composto da: Giovanni Barberi Squarotti (Università di Torino), Annarita Colturato (Università di Torino), Elena Fumagalli (Università di Modena e Reggio Emilia), Clara Goria (Reggia di Venaria – Ufficio studi), Giacomo Jori (Università della Valle d'Aosta), Andrea Merlotti (Reggia di Venaria – Ufficio studi).
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C.V.C. La Venaria Reale (Tel: +39 011.4992300)